“Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda e “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz

12 Ott

In onda Martedì  12 ottobre alle ore 20 – e in replica Domenica 17 ottobre alle ore 13 –  su Radio San Donà 102.200, Overbooking!

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Proseguono le interviste realizzate al Festivaletteratura di Mantova in esclusiva per Overbooking. In questa puntata accogliamo due autori accomunati dal viaggio come ricerca e scoperta dell’altro. Fabio Geda con il suo “Nel mare ci sono i coccodrilli – Storia vera di Enaiatollah Akbari” e Paolo Rumiz con “La cotogna di Istanbul – Ballata per tre uomini e una donna”.

  • Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli – Storia vera di Enaiatollah Akbari
  • Autore:  Fabio Geda
  • Editore: Baldini Castoldi Dalai editore
  • Anno di Pubblicazione: 2010

La storia di Enaiatollah Akbari inizia in Afganistan e termina a Torino. Inizia con un camion che si rivolta per strada e con il suo carico che va perduto, con il padre  di Enaiatollah che muore in quell’incidente  e con suo figlio che diventa il risarcimento per un ricco signore. Il viaggio termina a Torino, una nuova casa, una nuova vita, un nuovo inizio. In mezzo c’è un viaggio di migliaia di chilometri, a piedi, in auto, di nascosto con mezzi di fortuna. In mezzo c’è Il Pakistan, l’Iran, la Turchia la Grecia e l’Italia. Un’odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l’ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Nell’intervista che ci ha concesso, Fabio Geda ci parla della genesi di questa storia e della difficoltà per uno scrittore di trovare la voce per poter raccontare una storia così intensa.

  • Titolo: La cotogna di Istanbul – Ballata per tre uomini e una donna
  • Autore:  Paolo Rumiz
  • Editore: Feltrinelli
  • Anno di Pubblicazione: 2010

Paolo Rumiz torna a parlare di Balcani attraverso una ballata – con la scelta inusuale di recuperare una forma poetica ormai quasi scomparsa dal mercato editoriale. E’ l’inverno del 1997 e Maximilian viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo di lavoro. Lì incontra Masa Dizdarevic, bellissima e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata. L’attrazione che nasce tra loro non ha tempo e modo di concretizzarsi, Max deve tornare in patria: cerca subito di rimettersi in contatto con lei, ma passano tre anni – tre anni in cui i versi della canzone d’amore che Masa gli ha cantato a Sarajevo, quella della leggendaria cotogna gialla, non hanno smesso di risuonare dentro di lui – prima che la ritrovi, malata. Max cerca di aiutarla a guarire, ma inutilmente. Per vincere la solitudine e la malinconia, l’amico Peter Kern gli consiglia di fare un viaggio. Max torna nei luoghi di Masa e conosce anche il suo secondo marito, il padre delle figlie. Tornato a casa, scrive un libro di grande successo in cui racconta il viaggio: a poco a poco il ricordo di Masa riaffiora sempre più prepotente, Max canta di nuovo la canzone della cotogna gialla, e chi la ascolta la raccoglie e la canta a sua volta finché la storia si fa leggenda, e tutti vanno a deporre fiori e frutti sulla tomba di lei. Max si sente privato di qualcosa che apparteneva a lui e a lui soltanto. Kern, con il quale si è confidato, gli dice che è arrivato il tempo di compiere il viaggio più importante, quello dentro il ventre di una donna, e di fare un figlio. Paolo Rumiz nell’intervista ci racconterà come mai ha scelto di far “cantare” ai suoi personaggi  e ai suoi lettori una ballata, e perché questo libro più che un testo scritto è una narrazione orale.

[a cura di Ferdinando Morgana]

Una Risposta to ““Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda e “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz”

  1. salvatore dicembre 21, 2010 a 7:06 PM #

    l’articolo sul “la cotogna di Istambul” di Ferdinando Morgane. E’ una bellissima recensione, esprime molto bene trama al punto di comprare il libro come strenna natalizia. grazie e Buone Feste

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